Nel mondo odierno, la velocità e l’efficienza sono qualità fondamentali per le aziende che desiderano soddisfare le esigenze dei clienti e rimanere competitive sul mercato. Creare dei processi che mirano a semplificare e ad accelerare il ciclo di sviluppo dei software è un passaggio importante. DevOps rappresenta una cultura, una pratica e un insieme di strumenti che puntano a migliorare la collaborazione tra le squadre di sviluppo software (Dev) e le squadre di operazioni IT (Ops). L’obiettivo principale è ridurre il divario tra lo sviluppo e l’implementazione del software, consentendo una distribuzione più rapida e affidabile delle applicazioni. In questo contesto entrano in gioco la Continuous Integration (CI) e il Continuous Delivery/Deployment (CD).
La metodologia CI / CD è un aspetto cruciale per quanto riguarda l’approccio DevOps. Entrambe le strategie ruotano attorno all’automazione dei flussi di lavoro e all’integrazione del codice, riducendo così le tempistiche che mediamente intercorrono tra la fase di sviluppo a quella di produzione.
Azure DevOps per l’implementazione Continuous Integration (CI) e Continuous Deployment (CD)
Azure DevOps è un prodotto Microsoft che offre un ambiente robusto e flessibile per l’implementazione di CI / CD. Include diversi servizi tra i quali:
- Azure Repos: qui avviene il controllo del codice sorgente, dove è possibile anche tracciare le modifiche;
- Azure Pipelines: creazione, esecuzione test e distribuzione con CI / CD;
- Azure Boards: utile per la pianificazione e gestione dei progetti.
Inoltre supporta una vasta gamma di linguaggi di programmazione, piattaforme e cloud, rendendolo uno strumento versatile e altamente scalabile, per cui può supportare progetti di qualsiasi dimensione.
Cos’è la Continuous Integration (CI)?
La Continuous Integration (CI), Integrazione Continua, è un concetto fondamentale nel mondo dello sviluppo del software moderno, in particolare nell’ambito delle pratiche DevOps. Questa metodologia prevede che gli sviluppatori integrino regolarmente le loro modifiche nel codice principale, anche più volte al giorno, in un repository di codice sorgente condiviso.
Specialmente se si sta lavorando con una grande quantità di dati, Data Factory, un servizio di integrazione di dati basato su cloud sviluppato da Microsoft, può ricoprire un ruolo importante nel processo di integrazione continua. In questo caso, ad esempio, è possibile creare un Data Factory di sviluppo e configurarlo con Azure Repos Git: questo rende possibile lavorare contemporaneamente sullo stesso codice sorgente, poiché ogni sviluppatore lavorerà su rami diversi dello stesso codice. Una volta apportate le modifiche e integrate al codice principale, verranno automaticamente sottoposte a una serie di test in Azure Pipelines per verificarne l’affidabilità. Questo processo di test automatico è fondamentale per garantire che le modifiche apportate non introducano nuovi errori o problemi nel codice esistente. Azure Devops e Data Factory risultano quindi strettamente connesse tra loro. In quest’ultimo è possibile creare ambienti distinti per lo sviluppo, la fase di test e produzione.
Continuous Delivery vs Continuous Deployment
Continuous Delivery
CD è l’acronimo sia per Continuous Delivery – Consegna Continua – che per Continuous Deployment – Distribuzione Continua. Il primo è il passo successivo alla Continuous Integration: qui le modifiche al codice vengono testate e preparate per il rilascio in produzione in modo continuo.
Ogni modifica al codice passa attraverso vari stadi di test e validazione automatica prima di essere pronta per il rilascio. Tuttavia, il rilascio effettivo in produzione è un passaggio che viene eseguito manualmente, infatti avverrà previa approvazione. Questo significa che il team di sviluppo ha il controllo sulle tempistiche e la consistenza delle modifiche che verranno portate in produzione.
Continuous Deployment
La Continuous Deployment invece va un passo oltre: non solo ogni modifica al codice passa attraverso un processo automatizzato di build e test, ma viene anche rilasciata automaticamente in produzione se supera tutti i test. Questo significa che ogni modifica, superati i test, viene rilasciata agli utenti finali senza alcun intervento manuale. Questa quindi è una fase di completa automazione.
Ci sono quindi due approcci: uno semiautomatizzato e uno automatizzato. La scelta ricadrà su uno dei due in base alle esigenze dello sviluppatore e dell’utente finale, e anche in base alla qualità dei test, dai quali dipenderà la qualità del prodotto.
Questi processi interconnessi formano una “pipeline CI / CD”, dove la fase di test è in comune tra CI e CD.
Una volta implementato il metodo CI / CD è importante monitorare attentamente il flusso per assicurarsi che funzioni correttamente; questo permette di migliorare le fasi CI e CD, le quali vengono viste come ciclo continuo e non come entità separate individualmente.
Quali sono i vantaggi dell’approccio CI / CD?
L’adozione dell’approccio CI / CD porta con sé diversi vantaggi:
- contribuisce ad aumentare l’efficienza e ottimizzare i flussi di lavoro;
- promuove la collaborazione tra le squadre di sviluppo e operazioni, migliorando la produttività;
- rileva gli errori in una fase precoce del ciclo di sviluppo. Questo permette di risolvere i problemi prima che diventino troppo complessi o costosi da gestire, riducendo così i tempi di inattività associati alla risoluzione dei bug e migliorando la qualità del codice;
- i suggerimenti degli utenti possono essere incorporati con maggiore frequenza ed efficienza, portando di conseguenza ad un aumento del livello di soddisfazione generale;
- la possibilità di concentrarsi maggiormente sulla produzione di nuovo codice, anziché sul rilascio, migliora la qualità del prodotto finale.
Le sfide della Continuous Integration (CI) e Continuous Deployment (CD)
Nonostante i numerosi vantaggi che generano CI/CD, ci sono anche delle sfide che devono essere affrontate quando si implementa questo tipo di metodo di lavoro. Innanzitutto Il passaggio a questo tipo di approccio può richiedere un cambiamento significativo nella cultura delle squadre di sviluppo: l’automazione è una componente chiave ma può richiedere tempo e risorse per essere implementata correttamente. Inoltre CI/CD richiede un approccio rigoroso alla fase di test. Creare e mantenere questi test può essere un compito impegnativo, così come creare un sistema di monitoraggio efficiente
In conclusione, malgrado inizialmente si possano riscontrare delle difficoltà, in un contesto di sviluppo continuativo, la metodologia CI/CD porta con sé numerosi benefici che possono aiutare a distinguersi e fare la differenza.
Blue BI, con la sua esperienza pluriennale, può aiutarti a superare le difficoltà iniziali dell’implementazione dell’approccio CI / CD e sfruttare tutti i vantaggi che questa metodologia può portare.
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