Data Storytelling: il segreto per comunicare insight complessi in modo semplice

Data Storytelling

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Cos’è il Data Storytelling

Nell’era della trasformazione digitale e dell’AI, i dati sono diventati il nuovo oro per le aziende, eppure sorprendentemente, molti dirigenti non li sfruttano a pieno. Infatti un’alta percentuale dei C-Levels tende a ignorare i dati che non confermano le proprie intuizioni e molte organizzazioni in generale trascurano, ignorano o evitano gli insight forniti sui dati.

Sebbene questa dinamica possa dipendere da fattori culturali o manageriali, una delle cause principali è il modo in cui le analisi vengono presentate. 

Il Data Storytelling è un elemento essenziale ai fini di un’efficace utilizzo delle informazioni ricavabili dai dati aziendali e rappresenta un’arte che va oltre la semplice esposizione dei dati. È un processo che integra tre elementi fondamentali: visualizzazione, narrativa e contesto, per trasmettere un messaggio chiaro, coinvolgente e utile per prendere decisioni informate.

  1. Visualizzazione: i dati, spesso complessi e astratti, vengono resi accessibili e comprensibili attraverso strumenti visivi come grafici, mappe e diagrammi. La visualizzazione ha il potere di trasformare numeri e statistiche in forme visive che facilitano l’individuazione di pattern, correlazioni o anomalie. Tuttavia, non è solo una questione di estetica; la scelta del tipo di visualizzazione è fondamentale per evidenziare gli aspetti più rilevanti delle informazioni e per guidare l’interpretazione corretta.
  1. Narrativa: la narrazione fornisce il filo conduttore che dà senso ai dati. Essa trasforma i numeri in una storia coerente, spiegando il “perché” dietro i risultati e mettendo in luce le implicazioni. La narrativa collega i punti, costruendo un racconto che non si limita a presentare fatti, ma spiega cause, conseguenze e possibili scenari futuri. È ciò che rende i dati più memorabili e più facilmente comprensibili, specialmente per un pubblico non esperto.
  2. Contesto: i dati da soli possono essere fuorvianti o privi di significato se non inseriti in un contesto appropriato. Il contesto fornisce il quadro interpretativo necessario per comprendere le dinamiche sottostanti e valutare l’importanza delle informazioni. Senza contesto, una tendenza o una metrica potrebbe sembrare positiva o negativa, ma una comprensione più profonda delle circostanze che circondano i dati permette di ottenere insight più accurati e decisioni più ponderate.

Il circolo virtuoso

Implementare il processo di data storytelling nei report di Business Intelligence può attivare un circolo virtuoso che migliora l’efficacia delle decisioni aziendali:

  • Migliori visualizzazioni e chiarezza delle informazioni che arrivano dai dati: il primo passo riguarda l’utilizzo di visualizzazioni efficaci, che rendono i dati più accessibili e immediatamente comprensibili.
  • Maggior facilità nell’usare i dati per prendere decisioni: con dati presentati in modo chiaro e contestualizzato, i decisori possono rapidamente comprendere il significato degli insight e agire di conseguenza. 
  • Facilità di generare nuove domande di business: una volta che i dati sono chiari e le decisioni sono supportate da informazioni ben strutturate, si innesca un processo di scoperta continuo. I decisori, ora meglio informati, possono formulare nuove domande strategiche per esplorare ulteriormente le dinamiche aziendali.
  • Più richieste di sviluppo di report: il circolo si chiude con un aumento della richiesta di ulteriori report e analisi. Quando i manager vedono il valore pratico dei dati presentati in modo chiaro e significativo, aumenta la domanda di report aggiuntivi per approfondire ulteriori aspetti dell’attività.

La piramide inversa del Know-How del Data Storytelling

Per un efficace Storytelling serve considerare un background tecnico e d’esperienza che ben si riassume nel seguente schema a piramide:

Piramide inversa Know-How

La metodologia DAR

La metodologia DAR (Dashboard, Analysis, Reporting) è un approccio utilizzato nel contesto del data storytelling, soprattutto nelle aree di business intelligence e data analysis. Questa metodologia permette di comunicare in modo efficace le informazioni chiave attraverso tre fasi principali:

  1. Dashboard: è la fase iniziale in cui si presenta una visione d’insieme dei dati. Una dashboard è una rappresentazione visiva dei dati, organizzata in modo tale da fornire informazioni immediate e facilmente comprensibili agli utenti. L’obiettivo è permettere di individuare rapidamente trend, anomalie o risultati salienti, attraverso grafici, tabelle e indicatori KPI (Key Performance Indicator). La dashboard funge da punto di partenza per un’analisi più approfondita.
  2. Analysis (Analisi): in questa fase, si approfondiscono i dati per comprenderne le dinamiche sottostanti. L’analisi si concentra sul perché dei risultati osservati, cercando di identificare cause, correlazioni e dettagli che non emergono nella vista generale della dashboard. Si utilizzano tecniche analitiche più avanzate e si fornisce un contesto più ampio per i dati. Questa fase permette di generare insight utili per prendere decisioni informate.
  3. Reporting (Reportistica): l’ultima fase consiste nel comunicare i risultati dell’analisi attraverso report strutturati. Questi report forniscono una sintesi degli insight chiave emersi dall’analisi, con raccomandazioni o azioni suggerite. L’obiettivo è di fornire agli stakeholder informazioni chiare, concise e rilevanti per supportare decisioni strategiche. La reportistica può assumere forme diverse, da documenti scritti a presentazioni interattive.

La metodologia DAR è quindi progettata per guidare il processo di esplorazione e comunicazione dei dati, partendo da una visione generale (dashboard), passando per un’analisi dettagliata (analysis), e terminando con una comunicazione mirata (reporting).

Tipi di Grafici e quando utilizzarli

Il potere del data storytelling risiede nella capacità di trasformare dati complessi in storie coinvolgenti e facilmente comprensibili. Il visual data storytelling gioca un ruolo fondamentale in questo processo, utilizzando immagini, grafici e visualizzazioni per rendere i dati non solo più accessibili, ma anche emotivamente coinvolgenti. La combinazione di data storytelling e visualization permette di trasmettere messaggi chiari e immediati, migliorando la comprensione e l’interpretazione dei numeri. La data visualization, quindi, diventa uno strumento essenziale per raccontare storie che non solo informano, ma ispirano azioni e decisioni strategiche.

Le visualizzazioni sono essenziali nel data storytelling perché semplificano dati complessi, rendendoli facilmente comprensibili. Grafici e infografiche migliorano l’impatto visivo e facilitano l’interpretazione, evidenziando tendenze e relazioni in modo chiaro per tutti gli stakeholder.

1. Grafici a Barre

Grafici a barre
  • Quando utilizzarli: ideali per confrontare quantità tra categorie.
  • Esempio di Caso d’Uso: un’azienda potrebbe utilizzare un grafico a barre per confrontare le vendite mensili di diverse linee di prodotto, permettendo agli stakeholder di vedere rapidamente quali prodotti stanno performando meglio.

2. Grafici a Linee

Grafici a linee
  • Quando utilizzarli: ottimi per mostrare tendenze nel tempo.
  • Esempio di Caso d’Uso: un analista finanziario potrebbe impiegare un grafico a linee per visualizzare le fluttuazioni del prezzo delle azioni nell’ultimo anno, aiutando gli investitori a identificare tendenze e fare previsioni.

3. Grafici a Torta

Grafici a torta
  • Quando utilizzarli: utili per visualizzare proporzioni e percentuali di un tutto.
  • Esempio di Caso d’Uso: un team di marketing potrebbe utilizzare un grafico a torta per illustrare la quota di mercato di diversi concorrenti, fornendo una chiara visualizzazione del panorama competitivo.

4. Grafici a Dispersione

Grafico a dispersione
  • Quando utilizzarli: ideali per identificare relazioni e correlazioni tra due variabili.
  • Esempio di Caso d’Uso: un ricercatore potrebbe utilizzare un grafico a dispersione per esplorare la correlazione tra spesa pubblicitaria e fatturato, evidenziando se un aumento della spesa porta a vendite maggiori.

5. Heat Maps

Heat-map
  • Quando utilizzarli: efficaci per mostrare la densità dei punti dati su due dimensioni.
  • Esempio di Caso d’Uso: un pianificatore urbano potrebbe utilizzare una heat map per visualizzare la densità della popolazione nei vari quartieri, aiutando nella pianificazione e allocazione delle risorse.

6. Infografiche

  • Quando Utilizzarle: ideali per combinare più punti dati ed elementi narrativi in una storia visiva coerente.
  • Esempio di Caso d’Uso: un’organizzazione no-profit potrebbe creare un’infografica per presentare statistiche sulla povertà, combinando grafici, immagini e testi per coinvolgere i donatori e aumentare la consapevolezza.

Un efficace data storytelling va oltre i dati stessi; implica creare una narrazione che catturi l’attenzione del pubblico e stimoli l’azione. Scegliendo il tipo di grafico giusto per il contesto adeguato, i narratori di dati possono migliorare la comprensione e favorire intuizioni significative. Sia per decisioni aziendali, presentazioni di ricerca o campagne di advocacy, padroneggiare l’arte del data storytelling è essenziale nel mondo odierno guidato dai dati.

Realizziamo soluzioni di Business Intelligence & Advanced Analytics per trasformare semplici dati in informazioni di grande valore strategico.

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