Cosa sta succedendo nella fashion industry?
Il settore della moda, ad oggi, è nel pieno della Digital Transformation: tecnologie sempre all’avanguardia, innovazione continua, soluzioni taylor made performanti e basate sui dati ma soprattutto voglia continua di migliorare e rendere l’operatività quotidiana sempre più efficiente. Possiamo parlare di moda 4.0.
Per tale motivo, tutti gli attori coinvolti in questa filiera, per diversi scopi e motivi, potrebbero adottare nel proprio team un chatbot anzi, il nostro chatbot Kayla!
Kayla è una Digital Marketing Specialist, esperta di Marketing che conosce nel dettaglio il Business e contribuisce ad aumentare l’engagement e la User Experience dei Clienti che navigano il sito aziendale. Inoltre, supporta l’ambiente Digital Marketing accelerando la generazione di Lead.
Come ben noto, un cliente soddisfatto, è un cliente fidelizzato.
Come si sta sfruttando il potenziale dei chatbot nel settore del fashion?
Seguono due esempi di diverso impiego in base alla tipologia di interlocutore coinvolto.
Agenzie di moda
Kayla, la nostra collega virtuale, potrebbe avere due mansioni differenti: lato fornitore (casa di moda) e lato cliente (aspiranti modelli/modelle):
- Lato Fornitore: agevolare i Brand e le case di moda (che ricercano modelli/modelle) nella ricerca, sul sito web, di candidati che possiedono determinati requisiti (ricerca mediante filtri). Sul sito è infatti presente un portfolio modelle/modelli.
- Lato Cliente: agevolare il processo di iscrizione ed engagement di aspiranti modelli/modelle mediante un accesso immediato al form di richiesta iscrizione.
Kayla è quindi un assistente virtuale versatile che rappresenta un supporto fondamentale nei task principali nonché nel processo di digitalizzazione aziendale.
Case di moda
In generale, nel mondo del fashion molti brand conosciuti (sia del fast fashion che dell’haute couture), per scopi anche differenti, hanno integrato il chatbot all’interno dei propri servizi.
L’obiettivo, nonostante la fascia di mercato possa essere differente, è sempre il medesimo: migliorare la Customer Experience dei propri consumatori.
Di seguito riportiamo due esempi:
- Tommy Hilfiger: inizialmente, il chatbot veniva utilizzato come un consulente di moda per fornire agli utenti consigli di moda o coinvolgerli nel dietro le quinte degli spettacoli. Successivamente, ha assunto un ruolo più operativo: supportare gli utenti nella consultazione di una nuova collezione mediante diverse domande all’utente. In base alle risposte poi, il chatbot suggeriva i capi più adatti allo stile del cliente. Si parla quindi di una fashion experience guidata e smart!
- H&M: il chatbot è usato come un vero e proprio personal stylist che suggerisce agli utenti un intero outfit. L’utente accede nella sezione di e-commerce e, nominando un semplice capo d’abbigliamento, il chatbot creerà un look completo.
Blue BI, focalizzato sui dati e operante nel settore della moda, crede nel potenziale di questo strumento e ne consiglia l’utilizzo soprattutto per facilitare e velocizzare l’operatività aziendale giornaliera.
Possiamo fornire una consulenza mirata e creare quindi una soluzione di BBI X CHATBOT assolutamente customizzata.
Il nostro chatbot è integrabile con ChatGpt e questo significa che, durante il processo di acquisto per esempio, gli utenti potranno ricevere risposta a tutte le proprie curiosità… o quasi. Sicuramente la Generative AI rappresenta un ulteriore progresso per il settore nonché uno strumento da sfruttare in tutte le sue potenzialità.
Realizziamo soluzioni di Business Intelligence & Advanced Analytics per trasformare semplici dati in informazioni di grande valore strategico.